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«Questa è una truffa per i siciliani». No all’accordo Stato-Regione Siciliana del 16 dicembre.

 

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Ad esprimere la propria contrarietà al contenuto dell’intesa sono i gruppi di Sicilia Vera e Sud chiama Nord all’Assemblea Regionale Siciliana. Un patto al ribasso, eccessivo: 200milioni a fronte di 9miliardi. Queste ultime risorse si riferiscono all’arco temporale compreso tra il 2007 e il 2021 e riguardano la retrocessione delle accise in attuazione di una legge che prevedeva una maggiore compartecipazione, da parte della Sicilia, alla spesa sanitaria: dal 42,5% al 49,11%.

 

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Circa sette punti percentuali che valgono intorno ai 700milioni di euro all’anno. Una svendita del credito pur di incassare. Insomma pochi, subito ma “maledetti”.

 

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«Assistiamo – ha dichiarato Cateno De Luca – ad una vera e propria truffa ai danni della Sicilia. A questa truffa di cui si è reso responsabile lo stesso Schifani con il suo silenzio e disinteresse si aggiunge oggi l’azione criminale conclusiva. In alcuni degli anni in questione lui era presidente del Senato e nulla ha fatto per risolvere questa situazione.

 

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I 200milioni servono per tamponare i circa 800milioni di euro che sono frutto della sentenza della Corte dei Conti del 3 dicembre 2022 sulla parifica del rendiconto 2020. Alla luce di ciò il cosiddetto Salva Sicilia, approvato in commissione Bilancio della Camera dei Deputati, fa sorridere.

 

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L’unico risultato che la Regione ottiene è perdere almeno 9 miliardi di euro».

 

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