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E’ successo alcune settimane fa, quando una donna di 43 anni, Gemma Agostino, si rivolge al pronto soccorso ginecologico nell’unità di ostetricia e ginecologia del Civico di Palermo, per eseguire alcuni accertamenti. Effettivamente, dagli esami emerge un quadro clinico, a detta dei sanitari, abbastanza grave e complesso con pressione arteriosa molto alta.
Si è concluso con una sentenza di condanna ad anni 4 e mesi otto per tre giovani avolesi che nel marzo dello scorso anno furono tratti in arresto per il reato di duplice tentato omicidio aggravato dai futili motivi oltre che del porto e della ricettazione di una arma.
Il giudizio sul duplice omicidio che si sarebbe verificato al parco Robinson a seguito di una precedente lite verificatasi durante la serata, presso una discoteca di Avola, si è tenuto davanti al Gip del tribunale di Siracusa (dott. S. Palmeri) su richiesta del collegio difensivo in Giudizio Abbreviato che non ha confermato l‘iniziale contestazione mossa nei confronti dei tre giovani imputati in considerazione che il Giudice, dopo una camera di consiglio durata più di cinque ore ha emesso la sentenza di condanna, ma riqualificando infatti in minaccia aggravata dall’uso dell’arma nei confronti di un soggetto, e di lesioni aggravate dall’uso dell’arma nei confronti dell’altra persona offesa.
Tale riqualificazione era stata avanzata non solo dal collegio difensivo composto dall’avvocato Anna Maria Campisi, dall’avvocato Natale Vaccarisi e dall’avvocato Licinio La Terra Albanelli, ma anche dal rappresentante della Pubblica Accusa che, vagliate minuziosamente le immagini di video sorveglianza estrapolate da abitazioni private presenti nel luogo del fatto, ha ritenuto, già in sede di requisitoria, di riqualificare i fatti in reati diversi da quello inizialmente contestato.
Il collegio difensivo attenderà adesso i 90 giorni per i quali il Giudice del Tribunale aretuseo si è riservato di depositare le motivazioni della sentenza emessa, per valutare la possibilità di impugnare o meno la sentenza emessa.