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Sulla tavola di Pasqua 269 prodotti siciliani della tradizione Nella nostra regione difficili da reperire oltre 600 pasticceri, panettieri e pastai artigiani

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Nella settimana di Pasqua salgono alla ribalta i consumi dei prodotti della tradizione e in particolare quelli del comparto dolciario, settore ad elevata vocazione artigianale. In Sicilia, sono interessate dai consumi tipici dei prodotti pasquali quasi 7 mila pasticcerie e imprese del settore dolciario – comparto che include pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria, etc. – con una alta vocazione artigianale: sono oltre 5 mila imprese artigiane, rappresentando l’80,6% delle imprese totali del settore. Sono questi alcuni dei dati che emergono da uno studio dell’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia.

I PREZZI
I prezzi della pasticceria fresca salgono della metà rispetto all’alimentare. La crisi combinata di materie prime e dell’energia hanno ribaltato effetti pesanti sul comparto dolciario e in particolare sulle pasticcerie, che reagiscono con un incremento dei prezzi dimezzato rispetto alla tendenza di prodotti alimentari e inferiore alla media europea. A febbraio 2023 le quotazioni internazionali dei cereali in euro registrano una crescita del 34,9% su base annuale e risultano superiori dell’83,4% al livello del 2019.

L’analisi dei dati sui prezzi al consumo evidenzia che a febbraio 2023 i prezzi al consumo dei prodotti alimentari è del +13,2% mentre i prezzi dei prodotti di pasticceria fresca registrano un ritmo di crescita dimezzato, fermandosi al +6,5%, stabile rispetto a gennaio e in attenuazione rispetto al +6,7% di dicembre 2022, un ritmo di crescita che è circa un terzo del +18,4% registrato dai prezzi della pasticceria confezionata.
Grazie al contributo della contenuta dinamica dei prezzi della pasticceria fresca, nel confronto internazionale con il massimo dettaglio di prodotto disponibile, a febbraio 2023 i prezzi degli altri prodotti di panetteria e pasticceria in Italia salgono del 16,6%, inferiore di quasi cinque punti al +21,5% della media Ue.

I PRODOTTI DELLA TRADIZIONE
La biodiversità della produzione agroalimentare siciliana, ad elevata vocazione artigianale, si declina in 269 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Si tratta del 5% degli oltre 5 mila prodotti della tradizione italiana.


PASTICCERI, PANETTIERI E PASTAI ARTIGIANI DIFFICILI DA REPERIRE
In Sicilia delle 1.670 entrate previste dalle imprese per le professioni di pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali e panettieri e pastai artigianali, 680 unità, pari al 40,7%, risulta di difficile il reperimento. Quota che posiziona la nostra Isola nella top 10 (9^) nella classifica regionale per elevata complessità nel reclutare queste figure.

Inoltre, rispetto alla quota di entrate difficili da reperire rilevata per il totale imprese, pari al 35,3%, quella rilevata per pasticcieri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai artigianali risulta superiore di 5,4 punti. Al 59,9% delle entrate di queste professioni è richiesto un livello elevato, medio-alto e alto, di competenze green, quota salita di 1,5 punti rispetto a quella di 5 anni prima.

“È un paradosso del mercato del lavoro – commenta il presidente di Confartigianato Sicilia, Daniele La Porta – che denunciamo da anni: ci sono tanti giovani che non lavorano e tante imprese che cercano manodopera e la difficoltà di reperimento è più elevata per le imprese artigiane”. Numerose le cause di questo mismatch: crisi demografica, gap tra scuola e mondo del lavoro, politiche attive del lavoro non adeguate. “Si tratta di un problema complesso, serve migliorare il rapporto tra il mondo della scuola e quello del lavoro – aggiunge il presidente – e tenere conto dei fabbisogni espressi dalle imprese, valorizzando la formazione e la qualificazione del personale con un forte impulso all’apprendistato e agli istituti tecnici”.

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